Negli ultimi mesi abbiamo usato il nostro blog per raccontarvi alcuni degli aspetti più interessanti delle case history delle banche italiane che hanno partecipato all’Italian Social Banking Forum 2015.
Le presentazioni che ora trovate sul nostro canale slideshare e sul nostro canale Vimeo messe a disposizione dagli istituti di credito aderenti alla Ricerca, sono un solido punto di riferimento e uno strumento basilare per estrapolare gli elementi distintivi di ognuna delle best practice proposte.
BNL, Deutsche Bank Italia, Webank e UniCredit hanno arricchito la giornata con la propria testimonianza, e lo stesso hanno fatto Paolo Fabrizio e Rachele Zinzocchi con i loro interessantissimi keynote sui temi del Social Customer Care; innegabile poi l’interesse per la Open Discussion finale con ospiti alcuni tra i maggiori esperti di Social Media Marketing provenienti da più settori: Mirko Saini, Fabio De Vita, Luca Bozzato, Enrico Giubertoni, Alessio Beltrami.
L’evento dello scorso 1 Ottobre è stato quindi l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte del social banking italiano: ovvero per presentare i risultati finali della Ricerca che abbiamo condotto quest’anno. All’inizio del convegno infatti Elisabetta Risi, Senior Researcher del progetto, è intervenuta illustrando insight e dati di scenario accanto alla presentazione del modello di Social CRM cardine della Ricerca di quest’anno, prima di lasciare spazio alla voce diretta dei social media manager delle banche presenti e ai preziosi contributi di esperti di Social Customer Care come Paolo Fabrizio e Rachele Zinzocchi.
I tempi serrati di un appuntamento, mai come quest’anno, ricco di interventi e contributi hanno permesso di aprire soltanto una parentesi introduttiva sul tema, essenziale però per aiutare il pubblico ad avere una cornice di riferimento in cui collocare le esperienze concrete delle banche ospiti.
Ma passiamo quindi ad un assaggio dei contenuti, delle riflessioni e dei KPI che troverete all’interno del Report Finale:
Gli output finali dell’indagine condotta da Elisabetta Risi e dal sottoscritto, Stefano Doronzo, parlano di uno scenario in evoluzione e sempre più maturo: si è rilevato, infatti, l’aumento del numero di banche che presidiano almeno un canale social, dal 62% del Gennaio 2014 al 76% di Aprile 2015. Il canale più utilizzato, scelto dal 68% delle banche del campione analizzato (31 banche su 50) risulta essere Youtube, seguito da Twitter (64%), LinkedIn (62%) e Facebook (60%).
Tuttavia si è rilevato come alcuni dei social media più utilizzati rappresentino ancora una sorta di presidio, che non è in grado di sfruttare a pieno le potenzialità di questi canali social. Ad esempio riguardo a LinkedIn si è rilevato che solo il 62% delle banche che hanno aperto un Company Page pubblica attivamente update e contenuti specifici, e solo il 39% utilizza lo strumento relativo alla sezione Careers di LinkedIn, che permette l’effettiva creazione di reti per il recruiting e le connessioni tra professionisti.
Scarica il Comunicato Stampa completo qui: [DOC] [PDF]
AGGIORNAMENTO: Abbiamo finalmente pubblicato gli output complessivi della III Edizione della Ricerca SOCIAL MINDS:
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