Quando abbiamo deciso di considerare questo ambito di ricerca, ci siamo posti alcune dubbi e domande; innanzitutto dobbiamo specificare cosa intendiamo per “social intelligence” all’interno del contesto della nostra ricerca Social Minds. Infatti se fate una semplice ricerca in rete o andate su Wikipedia e cercate “Social Intelligence“, troverete questa definizione:
Si tratta quindi della capacità di gestire con efficacia la complessità di relazioni e ambienti sociali, quella sorta di intelligenza che ci fa risultare brillanti, autorevoli, gradevoli all’interno di un contesto sociale. Un bel libro su questo tema che vi consiglio è proprio Social Intelligence di Daniel Goleman, già autore del best seller Emotional Intelligence; nel libro Goleman esplora la nuova scienza e il concetto di sociability come forma di intelligenza sociale.
Sgombrato quindi il campo a questo equivoco terminologico e semantico di fondo, veniamo a noi e alla nostra ricerca Social Minds; noi per Social Intelligence intendiamo Social Media Intelligence, rapportata ad una prospettiva aziendale, ovvero il portato in termini di capacità di fare customer insight o competitive analysis, ossia conoscere meglio i nostri clienti o concorrenti, mediante l’ascolto e l’analisi delle conversazioni online, applicando metriche e algoritmi in grado di identificare argomenti di conversazione, di rilevare comportamenti e atteggiamenti, di identificare persone e situazioni.
In una frase:
Alcuni esempi di applicazioni di Social (media) intelligence:
- analizzare il percepito, il sentiment associato al nostro brand e prodotti /servizi
- intercettare le tendenze, bisogni del nostro target di riferimento
- identificare influencer, esperti, opinion leader e opinion makers
- analizzare mediante metriche e KPI l'efficacia ed efficienza di iniziative di branding, marketing e comunicazione in termine di impatto e incidenza sulla bottom line aziendale
- fare scouting di influencer su Twitter per stringere relazioni pubbliche
Alcuni di questi esempi in realtà corrispondono ad attività che già alcune banche stanno svolgendo proprio per raggiungere questo tipo di obiettivi.
In sintesi, la social intelligence va oltre l’ascolto delle conversazioni online e la misurazione analitica dell’efficacia dei social media (social media analytics) per porsi su un piano di analisi in grado di guidare la visione e la strategia di un’azienda.
Se siete interessati al Report o alla Sponsorizzazione della ricerca e dell’evento dell’11 luglio al Palazzo delle Stelline a Milano, compilate il modulo dei contatti, segnalando il vostro interesse;
