Lo sapevate che ogni giorno, nel mondo, in media tra i 300 e i 4.000 utenti social scrivono, in assoluta autonomia, la parola UniCredit?
E che del totale dei contenuti che gravitano attorno al brand soltanto il 16% è direttamente prodotto da UniCredit?
Dati interessanti, che non servono per l’autocelebrazione, ma per aprire una riflessione molto importante sulle modalità di utilizzo dei social media e, soprattutto, sul perché è strategico che le banche li presidino.
I numeri snocciolati sopra sono solo alcuni dei motivi, ma aprono già scenari rinnovati e rivelano una verità imprescindibile di cui il settore bancario ha ormai consapevolezza:
“La presenza sui social non dipende più solo da noi” – afferma, senza troppi giri di parole, Renato Vichi, Responsabile Media Relations Italia UniCredit all’Italian Social Banking Forum 2014.
I risultati della mappatura, condotta su un panel di 47 banche italiane durante la II Edizione della Ricerca – per approfondimenti vi rimandiamo alla consultazione del Report Finale – corroborano questa tesi.
I clienti, infatti, creano spontaneamente spazi social non ufficiali connessi al brand della banca.
Basti pensare al fatto che il 40% degli ambienti Facebook rilevati (a gennaio 2014) e dedicati a temi bancari sono stati aperti direttamente dagli utenti e non vengono presidiati dalle banche.
Se le dinamiche mutano rapidamente, le banche devono prendere atto del cambiamento e muoversi di conseguenza, scegliendo con attenzione come comunicare e con chi relazionarsi, come spiegato in modo esaustivo da Renato Vichi, durante lo speech intitolato: “Da comunicatori a influencer. Il ruolo dei social nell’esperienza di UniCredit”.
È necessario cambiare prospettiva, rendersi conto che la fruizione delle notizie è cambiata e valutare l‘effetto dei social network sulla diffusione delle news online, considerando ad esempio che, nel solo mese di marzo 2014, gli articoli pubblicati sui social hanno generato 54 milioni di impression (fonte UniCredit).
In sintesi bisogna ascoltare, studiare il linguaggio e adattarsi.
Ecco le slide presentate da UniCredit all’Italian Social Banking Forum 2014, per scoprire le altre case history visitate il nostro canale slideshare, mentre per approfondire ordinate il Report Finale della Ricerca.