Oggi è stata un’altra giornata importante per Social Minds; abbiamo preso qualche decisione importante per la ricerca relativa alle Banche. Abbiamo definito come sarà strutturato il campione delle banche che prenderemo in considerazione per l’analisi.
Una delle domande chiave infatti che ci siamo posti era: come definire un campione rappresentativo dell’uso dei Social media da parte delle Banche? Se ci limitiamo ad un campione dimensionale, a priori (es. il fatturato e/o il numero degli sportelli) non rischiamo forse di sottacere o dimenticare tutte quelle banche che pur non essendo ai primi posti per fatturato o dimensioni stanno credendo ed investendo nei social media ed hanno dei progetti, storie da raccontare o degne di essere raccontate?
Certamente comunque non potevamo non includere nel campione della ricerca le grandi Banche, i top Brand, quelle appartenenti a Gruppi con sedi o diramazioni anche all’estero.
Un’altra domanda che ci siamo fatti è se aveva senso considerare come classificazione la natura, la forma giuridica della Banca: in questo caso una distinzione classica, adottata anche da ricerche analoghe, è quella tra Banche Spa e Banche di Credito Cooperativo. Ma le Banche Popolari, come le classifichiamo? Hanno una natura che le contraddistingue al punto dal doverle considerare separatamente?
Abbiamo provato a ragionare, alla fine siamo giunti alla conclusione che più che la forma e la natura giuridica, forse importasse il tipo di raccolta (a breve, tipica delle banche retail) o a lungo termine (tipica delle banche di investimento). In questo senso abbiamo deciso di considerare allì’interno dello stesso elenco le Banche Spa con le Banche Popolari (anche dato il loro numero esiguo) e di non considerare ai fini del campione di questa ricerca le banche di investimento o gli istituti /Fondi di risparmio gestito.
Un Grazie a Corrado Iannucci di ABIFormazione che ci ha dato una mano a dipanare la matassa e ci ha inviato i riferimenti di ABI e della Banca d’Italia di cui qui pubblico una tabella riassuntiva che illustra il quadro italiano:
740 Banche di cui:
– 214 Spa
– 37 Popolari
– 411 Banche Credito Cooperativo
– 78 Succursali di banche estere
Stabilito quindi che il primo criterio di creazione del campione era di tipo dimensionale ( volume di fatturato e numero di sportelli) e per natura societaria (distinguendo quindi tra Spa e BCC) ci siamo chiesti quando dovesse essere grande il campione.
Alla fine, confrontandoci anche con Ricerche analoghe abbiamo deciso di attestarci, trattandosi di una ricerca anche qualitativa, su un campione attorno al 5% del totale (escludendo le banche di investimento).
Il 5% delle Banche SPA corrisponde circa a 12 banche (arrotondiamo per eccesso) e il 5% delle Banche Credito Cooperativo a 21 BCC; a queste aggiungiamo una quota di banche (ad oggi fissata a 10) che durante la fase Desk , dall’analisi del panorama del social media banking italiano e dall’analisi delle conversazioni su temi bancari, emergeranno come particolarmente attive e con esperienze social interessanti.
In questo modo lasciamo aperta una finestra per considerare un campione più allargato tenendo conto anche dei suggerimenti e candidature delle stesse banche che potrebbero chiederci di intervistarci perché hanno una storia social, un’esperienza nei Social, nei 4 differenti ambiti (Social Innovation, Social Marketing, Social Support, Social Intelligence) da raccontare. Naturalmente poi aggiungeremo filtri e sotto-classificazioni per permetterci di confrontare gruppi omogenei, le pere con le pere, e le mele con le mele…
Grazie per la citazione. Sono molto interessato a questa ricerca. La seguirò passo passo. Lascio anche un link a un articolo che mi è stato segnalato sul tema: spero sia utile.
http://www.ninjamarketing.it/2012/11/12/strategie-di-digital-marketing-nel-settore-bancario-e-assicurativo-a-che-punto-siamo-intervista/
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