Come stanno le piccole e medie imprese italiane e, soprattutto, come va il loro processo di digitalizzazione?
Parte da questa domanda la riflessione aperta da Pamela Simonotto, Community Developer di Banca IFIS, all’Italian Social Banking Forum 2014, tenutosi a Milano una settimana esatta fa.
Lo scenario è ancora abbastanza desolante, secondo la testimonianza di Banca IFIS che, basandosi sui risultati di una ricerca di mercato effettuata nel 2013, descrive una vera e propria stagnazione digitale.
Solo poco più della metà delle PMI ha un sito ottimizzato SEO (57%) e soltanto il 27% ottimizzato mobile.
Anche passando rapidamente in rassegna i presidi social, le percentuali non migliorano: ha un profilo Twitter aziendale il 17% delle piccole e medie imprese e ancora meno sono quelle con un blog, circa il 10%.
Cosa propone quindi Banca IFIS?
Un percorso minuzioso e attento di educazione finanziaria e digitale rivolto direttamente alle PMI, basato sull’informazione e sulla formazione, ma anche su una strategia social che prevede una segmentazione per canale studiata ad hoc.
Banca IFIS mette quindi al centro il mondo aziendale e propone un cambio di paradigma, che suona come un inno alla proattività. “Siamo noi che andiamo a cercare le imprese” – chiosa con piglio e convinzione Pamela Simonotto, durante il suo speech, che strizza l’occhio al business fin dal titolo “Social B2B: innovare e generare clienti con la PMI”.
Banca IFIS, che da sempre si distingue per l’orientamento al prodotto e per il suo sostegno alle PMI, ha recentemente ampliato i suoi presidi digital e social anche in quest’ottica, lanciando ad esempio nel 2013 il brand Credi Impresa Futuro.
All’interno di questo progetto, proprio per consolidare il rapporto con le PMI e rendere più rapida ed efficace la relazione, ha creato un nuovo ufficio, dedicato al contatto multicanale con i potenziali clienti, chiamato “Filo Diretto”, che mette a disposizione un numero verde, una Fan Page, un account Twitter e – particolarità interessante – un contatto Skype e Whatsapp.
Si tratta, quest’ultima, di una peculiarità rispetto a la maggior parte della concorrenza, che dimostra ancora una volta un approccio moderno e la volontà di mettere a disposizione di tutte le piccole e medie imprese ogni strumento utile per verificare le possibilità di finanziamento che la Banca propone.
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